Workflow post acquisto: up-selling e cross-selling

Dopo aver visto, nell'ultimo post, come definire un workflow per l'invio di questionari utili a raccogliere le preferenze dei nostri contatti, in questo nuovo post vediamo come strutturare un workflow post acquisto che ci permetta di fare attività di up-selling e di cross-selling.

Come fare up-selling e cross-selling

Prima di entrare nel dettaglio e capire come costruire un flusso automatico di email per migliorare le vendita nella fase successiva all'acquisto, partiamo dalla definizione delle attività di up-selling e di cross-selling.

Per up-selling si intende la proposta al cliente di prodotti di valore superiore rispetto a quelli che ha acquistato; esempi tipici sono le estensioni di garanzia su prodotti tecnologici oppure prodotti simili ma di marchi più costosi.

Per cross-selling si intende invece b; è un esempio di cross-selling la proposta di accessori da abbinare a capi di abbigliamento.

Impostare un worflow post-acquisto per aumentare le vendite

Lo scopo dei workflow post-acquisto è quello di aumentare le vendite proponendo ai clienti un acquisto aggiuntivo, sfruttando le tecniche di up-selling e di cross-selling di cui ti abbiamo parlato poco fa.

Questo tipo di workflow è utile in tanti casi diversi e può essere usato per fidelizzare l'utente o per spingerlo a fare nuovi acquisti.

Il flusso di comunicazioni automatiche può essere attivato quando il cliente fa un acquisto o inserisce determinati articoli nel carrello. Attraverso un'email automatica personalizzata si possono proporre prodotti affini o complementari a quelli scelti dal cliente, suggerendo una selezione di prodotti in promozione o tra i più venduti.

Se la strategia di vendita lo prevede, nel workflow possono essere inserite anche email che offrono al cliente un codice sconto di durata limitata nel tempo e valido solo sull'acquisto dei prodotti suggeriti. Questo tipo di workflow è tra quelli che presentano il maggior grado di personalizzazione.

La struttura e le tempistiche del flusso di messaggi varia a seconda del comportamento registrato dal singolo contatto, delle strategie scelte dall'azienda e delle preferenze espresse dal cliente e dedotte dal modo in cui si è relazionato nel tempo con i diversi touch point.

Affinché questi flussi funzionino correttamente è importante che il database sia aggiornato di continuo e che registri tutti gli acquisti, profilando gli utenti in maniera automatica sulla base del tipo di prodotti acquistati e della fascia di spesa.

Per ognuna delle categorie di prodotto e i diversi volumi di spesa si possono creare workflow dedicati.

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